Hey Diego,
ti scrivo solo oggi perché stare senza di te, farci l’abitudine, è difficile, all’inizio sembrava quasi impossibile.
Ma che hai combinato su questa Terra, cos’hai scatenato? Sei entrato nelle nostre vite e le hai stravolte e adesso, adesso che non ci sei più, adesso che per alcuni manca il dio, sceso in terra con tra i piedi un pallone, il mondo è triste e ha perso una parte di sé che non ritroverà più. Non ci crederai ma sei arrivato ad essere questo, ben oltre il “dio del calcio”.
Sono milioni le persone che pensano questo, qualche volto lo riconoscerai pure ma non ci pensare, non importa chi sono, questa vita non ti appartiene più e in un anno sai quante cose sono cambiate?
Napoli ti ha intotolato lo stadio, anche San Paolo si è fatto da parte rendendoti onore, senti come suona bene: “Stadio Diego Armando Maradona”.
La tua Argentina ha vinto la Coppa America, il tuo popolo è tornato a sorridere e noi italiani siamo Campioni d’Europa, non te l’aspettavi? A dir la verità neanche noi, ma te l’assicuro, siamo tornati e anche tu devi essere un po’ felice per quel Paese che non smetterà mai di amarti.
Le emozioni sono tante, lo so, ma non ti ci mettere pure tu, è un anno che la tua immagine ci fa piangere perché ci manchi Diego… Ci manchi.
Ricordo ancora quando papà venne in camera con gli occhi lucidi e la voce rotta dall’emozione dicendomi: “È murt Maradona”.
A me, a noi, piace pensare che quel giorno rappresenta una di quelle lunghe attese dei tuoi compagni ad aspettarti invano all’allenamento dove purtroppo non ti presenterai più, per l’eternità.
O, ancora più profondamente, ci piace pensare che su questo pianeta hai sempre giocato in trasferta, e da un anno sei tornato a casa, dove forse qualche degno avversario l’hai trovato. “Maradona è turnat a cas”.
Dicevo, ti ho scritto solo oggi perché prima non avevo la forza di farlo ed adesso che sento i miei occhi bagnarsi di lacrime e le mie mani tremare, capisco che è arrivato il momento di salutarci, ancora una volta, proprio come accadde un anno fa.
Ciao Diego, Ciao D10S.
Diego, per sempre
